Un viaggio per il nostro anniversario, in cui il birdwatching è stato un ritaglio. Abbiamo fatto il viaggio in auto: mentre all’andata siamo passati da Monaco (e dall’Ocktoberfest!), al ritorno siamo scesi via Linz, passando da una ampia zona umida nei dintorni di Trebon.
A Praga abbiamo camminato esclusivamente nella parte storica della capitale; ho fatto delle visite di primo mattino alla collina che domina Praga, ad alcuni giardini cittadini e passeggiato lungo il fiume (Vltava o Moldava) che attraversa la capitale ceca.
I corvidi di Praga sono le taccole, ma si vedono spesso la gazza e la ghiandaia, mentre abbiamo incontrato una sola cornacchia nera: ho letto che questo sia l’esito di una caccia assidua diretta verso le cornacchie fino a qualche tempo fa. Assai numeroso il piccione domestico e in minor misura il colombaccio, viste solo un paio di tortore dal collare. In città non si son visti storni e solo in un posto vicino a Ponte Carlo abbiamo incontrato 4-5 passere tra europee e mattuge. Sul fiume cittadino ci sono moltissimi cigni reali, confidenti e abituati del tutto ai turisti e amati da chi ci abita, tanto che qualcuno fa lì le foto di nozze.
Qualche cigno porta un collare rosso: sono cigni cechi, ma non sono nati a Praga: dalle storie che mi sono subito arrivate vedo che fanno spostamenti di 100-200 Km, non si fermano esclusivamente qui dove di cibo ne trovano senz’altro molto. Comune il germano reale, era presente anche qualche moretta (che immagino diventi più numerosa nei mesi più freddi), una canapiglia, qualche tuffetto e gallinella d’acqua. Con loro anche una nutria.
Tanti i gabbiani comuni che fanno dormitori in diversi posatoi lungo il fiume, un po’ meno i cormorani. Ho letto qualche anello colorato che marcava qualche gabbiano, la provenienza era ceca (Ostrava, Trebon), polacca e... mista: un individuo aveva anello metallico ceco e anello colorato polacco!
Nei giardini qualche merlo, pettirosso, luì piccolo, numerose invece cinciallegra e cinciarella, qui e là rampichino comune e picchio muratore, lungo il fiume ballerina bianca, tra le case anche il gheppio.
Avevamo scelto l’albergo a Mala Stranà. Oltre alla comodità di visita di tutte le bellezze storiche di Praga, eravamo subito a ridosso di un parco collinare (credo si chiami Petřínské) dove sono salito tra codirossi spazzacamini, merli e un tordo bottaccio, fringuello, le due cince, molti picchi muratori e rampichini comuni; ho visto anche parecchi scoiattoli, colombacci, ghiandaie, gazze e taccole.
E poi i picchi: ho sentito un paio di volte il picchio rosso ma quale? Probabilmente il maggiore, ma l’unico picchio rosso che si è fatto vedere, più volte, arrivando sopra di me e restandomi a tre metri è stato il PICCHIO ROSSO MEZZANO. Ho poi sentito molte volte e visto in 4-5 occasioni, posato poco distante da me, anche il picchio verde. Belle osservazioni. Così come è stato uno spettacolo un gruppo di una 40-40 codibugnoli ai piedi della collina, vicini all’albergo: alcuni certamente europaeus, ma molti erano a testa bianca, qualcuno forse di forma intermedia ma qualche caudatus verosimilmente c’era.
Al ritorno, come detto, abbiamo attraversato una zona RAMSAR nei dintorni di Trebon: un mosaico di bacini, stagni, paludi dove svernano (e nidificano) tanti acquatici. Al nostro arrivo abbiamo visto un interessante gruppo di 3-400 moriglioni, tra loro anche una moretta tabaccata, qualche moretta, molti germani reali, folaghe, svassi maggiori, tanti aironi bianchi maggiori e cenerini. Abbiamo girato di qua e di là, vedendo anche pavoncelle, storni e cornacchie nere, passere mattuge, cince e persino una PISPOLA GOLAROSSA. Ad una ennesima grande distesa d’acqua abbiamo osservato sui bordi anche una cornacchia grigia tra le nere e dietro di loro una, anzi no: due AQUILE DI MARE del primo anno.
Un bel week-end lungo a Praga con Roberta, la scusa quella di ricordare di aver completato un altro anno insieme!